Difesa e Rinascita è un’associazione nata nel 2006 alla quale hanno aderito le famiglie con figli disabili ospitati nel centro diurno di Via Majorana a Roma. La struttura viene gestita dalla cooperativa Osa, che si occupa di fornire agli ospiti un servizio di riabilitazione neuromotoria.
L’associazione è nata da un’iniziativa dei genitori dei ragazzi, allo scopo di favorire il supporto reciproco e fare in modo che i propri figli possano vivere meglio possibile la loro vita. Unendosi in gruppo, i genitori hanno voluto anche creare una “massa critica” di persone che potesse trovare maggiore ascolto presso le Istituzioni. L’associazione, infatti, si fa anche portatrice delle esigenze dei propri ragazzi durante gli incontri con i rappresentanti di Asl e Regione Lazio.
Ovviamente, nessuno come un genitore conosce il proprio figlio sul piano personale e sa come fare in modo che alcuni piccoli piaceri possano rendere più sopportabile una vita vissuta con il peso della disabilità. Per questo Difesa e Rinascita ha messo in opera un reciproco scambio di informazioni e suggerimenti con la cooperativa Osa su come gli assistiti possono vivere le loro giornate nei momenti in cui non sono impegnati con la riabilitazione.
“Il confronto con i genitori – ha riferito a Osa News Enzo Palmieri, responsabile del servizio riabilitativo Osa nel centro di Via Majorana – è preso in seria considerazione dal nostro staff. Per quanto possibile, cerchiamo di accontentare le richieste e le proposte che riceviamo dalle famiglie. Siamo ben consapevoli del fatto che, anche in condizioni di grave disabilità motoria e mentale, piccoli momenti di svago, come una giornata all’aria aperta o un pomeriggio al cinema, possono portare un giovamento molto importante a queste persone”.
La fragilità di questi assistiti, che spesso hanno anche più di 40 anni, non è solo fisica o emotiva, ma anchesociale. Nell’eventualità, purtroppo fatale, che i genitori dei ragazzi vengano a mancare, questi si potrebbero trovare a essere privati dalla necessaria assistenza.
In questo senso, la collaborazione tra Osa e Difesa e Rinascita sta ponendo le basi per la nascita di unservizio dedicato alla presa in carico dopo la scomparsa dei loro genitori. “Vorremo creare – ha concluso Palmieri – una serie di strutture che possano seguire gli assistiti, aiutare e assistere i ragazzi anche una volta rimasti soli, per creare le condizioni ottimali per un inserimento sociale e, se possibile, lavorativo. Il servizio ‘Dopo di noi’ potrebbe rappresentare una fondamentale fonte di tranquillità per i genitori che potrebbero invecchiare con serenità, certi che ‘dopo di loro’ qualcuno si prenderà cura dei loro figli”.