Nel 2015 sono 3 milioni gli italiani in vita con una diagnosi di tumore, pari ad un aumento del 17% rispetto al 2010 (+ 20% per i maschi e +15% per le femmine). Sempre quest'anno, sono state effettuate meno diagnosi di cancro per gli uomini. Questo è il quadro tracciato dal quinto Rapporto annuale Aiom (Associazione italiana di Oncologia medica) – Airtum (Associazione italiana Registri tumori) presentato al ministero della Salute. Il documento evidenzia inoltre l'efficacia del Servizio Sanitario Nazionale nel gestire la patologia con una sopravvivenza superiore, per diverse forme tumorali, rispetto a molti Paesi europei.
Resta però centrale il tema della prevenzione e della sensibilizzazione su tematiche come il fumo, il movimento fisico e la corretta alimentazione. Il cancro al polmone, ad esempio, in calo del 20% fra gli uomini, ha registrato un incremento del 36% tra il 1999 ed il 2011. “Evidenze scientifiche dimostrano i grandi passi in avanti compiuti negli ultimi anni” spiega il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella prefazione del libro promosso da Aiom “Si può vincere” (Ed. Guerini, 2015), presentato nel corso dell'iniziativa.”Oggi possiamo affermare che il concetto di cancro come ‘male incurabile’ appartiene al passato. Grazie al progresso della scienza, i tumori stanno diventando sempre più una malattia cronica. Tuttavia, nonostante gli straordinari successi della ricerca grazie a trattamenti sempre più mirati e altamente specializzati, la patologia resta, anche a causa dell’effetto dell’invecchiamento, una delle prime cause di morte della popolazione. Per questa ragione dobbiamo potenziare i nostri sforzi e la capacità di coordinare e sostenere l’attività di prevenzione e di assistenza”.
Tornando alle cifre, il report registra una stima per l’anno in corso di 363mila 300 nuove diagnosi di cancro: la neoplasia più frequente riguarda il colon-retto (52mila), seguita da seno (48mila), polmone (41mila), prostata (35mila) e vescica (26mila). I dati dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) indicano per il 2012 (ultimo anno disponibile) 177.351 decessi attribuibili ai tumori. Le neoplasie rappresentano la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (38%). Il tumore che ha fatto registrare il maggior numero di decessi nel 2012 è quello al polmone (33.538), seguito da colon-retto (19.202), seno (12.004), pancreas (10.722), stomaco (10.000) e prostata (7.282). Fra i maschi i tumori e le malattie cardio-circolatorie causano approssimativamente lo stesso numero di morti; nel sesso femminile invece, le malattie cardio-circolatorie sono al primo posto :41% vs 24%. Si può affermare che, mediamente, ogni giorno oltre 485 persone muoiono in Italia a causa di un tumore.
“Possiamo affermare – ha sottolineato Carmine Pinto, presidente Aiom e direttore dell'Oncologia medica dell'Irccs di Reggio Emilia – che i tumori non solo sono curabili ma anche guaribili, infatti una quota importante di pazienti, il 27%, torna ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale, cioè di chi non ha mai ricevuto una diagnosi di cancro. Questi risultati spingono a orientare anche la ricerca in campo clinico e epidemiologico indirizzando gli studi sulla scienza della riabilitazione. La conferma che un pieno recupero è possibile – conclude – apre le porte alla possibilità di un completo reinserimento lavorativo e sociale per un sempre maggior numero di persone con importanti ricadute in molti aspetti della vita”.
Sempre sul fronte della sopravvivenza in Italia, Emanuele Crocetti, segretario Airtum ha affermato che “Il confronto con i Paesi del nord Europa, dove solitamente si registrano i valori più elevati di sopravvivenza, offre informazioni incoraggianti sull’efficacia globale del nostro Sistema Sanitario nelle sue componenti preventive, diagnostiche e terapeutiche. In molti casi infatti (stomaco, fegato, pancreas, colon, polmone, prostata e rene) le percentuali di sopravvivenza in Italia sono più alte rispetto a quelle della media del nord Europa”.