Le nuove tecnologie stanno entrando sempre di più nei sistemi di assistenza sanitaria: dai sensori alla robotica, dai farmaci combinati con le nanotecnologie all'impiego di stampanti tridimensionali per la produzione d'impianti. Proprio il rapporto tra medicina, salute e tecnologia è al centro dell'ultima pubblicazione dell'Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, intitolata “New Health Tencologies Managing, Acess, Value and Sustainability”. Il report sottolinea come, negli ultimi anni, le innovazioni in campo sanitario stiano facendo passi da gigante ma, al tempo stesso, rappresentino una sfida per i sistemi sanitari, a partire dalla sostenibilità economica e dall'accessibilità a tutti. “Queste nuove tecnologie offrono immense opportunità, ma aumentano anche le sfide tra i decisori politici, le autorità di regolamentazione, i contribuenti, i medici e i pazienti – spiegano dall'organizzazione -. Le nuove tecnologie sfidano i percorsi normativi dei vari paesi in molti modi. I nuovi tipi di prodotti spesso combinano tecnologie (dispositivi medici, diagnostici e farmaci) che sono generalmente valutate da enti distinti prima dell'ingresso sul mercato”. Oppure, come nel caso dello sviluppo della medicina di precisione in ambito oncologico, bisogna considerare “nuove forme di sperimentazione clinica, a volte anche con pochi pazienti, che mettono in discussione le norme vigenti per l'approvazione del mercato”. Inoltre, si legge ancora nel documento Ocse, le autorità di regolamentazione “sono spinte a fornire un rapido accesso ai farmaci per urgenze senza alternative disponibili. E devono riconoscere la necessità di rafforzare la regolamentazione dei dispositivi medici, che ha tradizionalmente un percorso meno rigoroso di quello dei prodotti farmaceutici”.
Nel rapporto sono elencate anche alcune raccomandazioni che l'Organizzazione rivolge alle istituzioni politiche. In particolare, si suggeriscono più investimenti nella ricerca biomedica e nello sviluppo e l'adozione di politiche per regolamentare l'ingresso sul mercato di nuove tecnologie. Ma anche rafforzare la regolamentazione dei dispositivi medici per migliorare la sicurezza e le prestazioni, in particolare per quelli associati ad un più alto rischio per il paziente. Infine l'Ocse raccomanda di aumentare gli sforzi per monitorare le prestazioni dei dispositivi medici in uso clinico di routine, sfruttando i dati sanitari e condividendo informazioni tra i vari paesi.
La pubblicazione “New Health Tencologies Managing, Acess, Value and Sustainability” è stata oggetto di discussione nella riunione dei Ministri della Salute dell'area Ocse che si è tenuta a Parigi nei giorni scorsi e che è stata incentrata sulla prossima generazione delle riforme sanitarie. Tante le questioni affrontare durante il summit parigino: oltre all'adeguamento della sanità pubblica alle sfide e alle opportunità proposte dalle nuove tecnologie, si è discusso anche dell'invecchiamento della popolazione e dell'aumento conseguente delle malattie croniche, delle sperimentazioni di farmaci e piani di prevenzione e delle disuguaglianze di cura che persistono tra i paesi poveri e quelli più ricchi.
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