Ha compiuto 100 anni lo scorso 6 gennaio la signora Maria, assistita dal 2016 dai Servizi per l'Autonomia e l'Integrazione Sociale per anziani e persone con disabilità (SAISA-SAISH) che la Cooperativa OSA eroga nei Municipi di Roma IV, V, IV e VII. Una donna dolce, solare, piena di vita e di voglia di raccontarsi. Ci accoglie nella casa del figlio Loris, una villetta in zona La Rustica, dove ci aspetta in cucina, circondata dall'affetto di amici, parenti, nipoti. C’è la torta con gli auguri per i suoi 100 anni, ci sono i fiori e i pasticcini. È una festa a cui partecipiamo volentieri e a cui prendono parte anche Katia, una delle operatrici OSA che ogni mattina si prendono cura di lei, e Annamaria Corbelli, coordinatrice del servizio. Maria ci attende su una sedia in cucina e ci vuole raccontare tutto di lei e della sua vita trascorsa tra Napoli, Venezia e Roma. Ci mostra orgogliosa i mobili che suo marito, mobiliere e falegname, “un artista” come lo definisce, ho realizzato e regalato al figlio e che ancora oggi sono in bella mostra in cucina.
Maria ricorda tutto e racconta tutto, dall'incontro con suo marito quando lui faceva il militare a Napoli al matrimonio, dal trasferimento a Venezia al lavoro da piccola imprenditrice insieme al suo sposo nell’azienda dove lui fabbricava mobili e arredi “tutti di legno, come si faceva una volta”. “Ho conosciuto mio marito quando avevo vent'anni – ci dice – io non sapevo ballare e ricordo che invece lui sapeva farlo molto bene. Allora mi diceva: 'Attaccati a me'. Mi ha sempre voluto bene, mi ha sempre reso felice”. Da quell'amore che ancora oggi si legge negli occhi di Maria sono nati tre figli maschi e altrettante famiglie che poi si sono via via allargate, di generazione in generazione. La signora Maria è un po’ la mamma e la nonna di tutti. Anche degli operatori che quotidianamente la assistono. “Sono tutte brave persone, con loro mi trovo bene. Apprezzo molto quello che fanno per me”, afferma stringendo le mani di Katia, operatrice OSA del servizio. “Maria si alza la mattina in autonomia e le piace essere indipendente”, racconta, “Con lei abbiamo un rapporto bellissimo, le vogliamo tutti molto bene e da lei riceviamo spesso consigli e raccomandazioni come fanno le nonne. Quando mi reco a casa sua la aiuto a vestirsi, a riordinare la stanza e a fare le faccende di casa. Le piace stare con le persone e parlare”.
E infatti Maria “non si risparmia” e nel corso della festa in famiglia ti racconta del padre e poi ancora qualche aneddoto legato al marito, della sua passione per la cucina, di figli e nipoti che si preparano ad affrontare chi le scuole medie chi l’università. “Conoscere Maria è stata una ricchezza”, sottolinea Annamaria Corbelli, coordinatrice dei servizi SAISA-SAISH, “da lei abbiamo sempre qualcosa da imparare e ci sentiamo un po’ tutti come suoi figli. Sin dal primo momento ci ha accolto a casa sua ed ha instaurato una bella relazione con noi della Cooperativa”.