L’iniziativa, partita lo scorso 26 giugno, coinvolge due gruppi di ragazzi con disabilità per favorire momenti di condivisione e di vita in comune. L’8 agosto la conclusione con la visita alla Casa delle Civette di Villa Torlonia
“Estate Insieme” è il nome del progetto che OSA ha avviato lo scorso 26 giugno con l’associazione di volontariato “La Chiocciolina”, attiva nel territorio del IV Municipio di Roma. L’iniziativa coinvolge due gruppi di ragazzi e ragazze, 12 in tutto, assistiti dalla Cooperativa attraverso il servizio SAISH rivolto alle persone con disabilità. Ogni martedì e giovedì pomeriggio i partecipanti, accompagnati dagli operatori di OSA, si ritrovano nella sede dell’ODV per vivere insieme momenti di svago, condivisione, inclusione. In particolare, l’obiettivo è quello di condividere un’esperienza conoscitiva, visiva e tattile in un luogo sul territorio del Comune di Roma indicato dagli utenti stessi. Dopo alcune proposte e una serie di votazioni, la scelta dei ragazzi è ricaduta su Villa Torlonia e sulla Casa delle Civette. La visita è fissata per il prossimo 8 agosto e, in questi giorni, i gruppi sono a lavoro per realizzare un modellino dell’edificio realizzato nel 1840 da Giuseppe Jappelli su commissione del principe Alessandro Torlonia.
Così, in attesa della data della visita, ogni incontro nella sede de “La Chiocciolina” vibra di sensazioni positive. Ognuno si dedica con passione e impegno ad un pezzettino del modellino, che pian piano si sta completando. Chi è bravo a disegnare, ad esempio, sta realizzando le civette che andranno ad abbellire la struttura, mentre alti sono concentrati sulla costruzione delle mura e del tetto con materiali di riciclo. Michele, invece, sta tenendo un suo personalissimo diario quotidiano di questa bella esperienza. C’è chi come Sabrina, una ragazza cinese sorda, ha trovato in questa iniziativa un’opportunità per relazionarsi con gli altri in maniera naturale e costruttiva.
“All’inizio era molto reticente, anche perché la lingua e la sua condizione rappresentano due barriere difficili da superare. Già dal secondo appuntamento però qualcosa è cambiato”, afferma Clara Nappi, l’operatrice di OSA che si prende cura di lei. “Il fatto di partecipare a questo progetto le ha permesso di aprirsi agli altri e di integrarsi, fino a sfruttare le sue competenze, visto che ha studiato grafica. Questo le ha permesso, ad esempio, di spiegare agli altri come utilizzare la cartapesta per ricoprire il plastico che stiamo realizzando”. Il progetto “Estate Insieme” è stato accolto con grande favore anche dalle famiglie degli utenti, a cui viene offerta la possibilità di trascorrere momenti di aggregazione fuori dal loro contesto abituale di vita, sperimentando sé stessi in nuovi ambienti e con nuovi amici.
Stare con altri bambini e adolescenti favorisce infatti la loro autodeterminazione e li aiuta a comprendere le regole del vivere comune e le dinamiche del lavoro di gruppo. “Inizialmente c’era un po’ di diffidenza da parte dei ragazzi”, racconta Alessio Buresti, OSS della Cooperativa “poi piano piano si sono sciolti e ora tutti partecipano attivamente alla realizzazione della casa. Molti di loro non sono abituati ad attività di bricolage o a frequentare laboratori manuali e insieme agli operatori hanno scoperto quanto è bello lavorare ad un progetto comune, ognuno secondo le proprie capacità. I partecipanti hanno età, storie personali e livelli di disabilità differenti. La sfida più grande è stata costruire una comunità che ora si ritrova due pomeriggi alla settimana per collaborare”.