È attiva da giugno 2018 l'Unità di cure palliative domiciliari (UCP-Dom) gestita dalla Cooperativa OSA in Lombardia per l’ATS di Bergamo e Brescia. Un servizio pubblico e gratuito accessibile a tutti i pazienti che non possono essere più seguiti nei reparti ospedalieri poiché le terapie, ad esempio quelle oncologiche, non avrebbero alcuna efficacia. OSA, in qualità di gestore, offre appunto terapie di supporto a domicilio per il fine vita.
 

“Per terapia di supporto – spiega Paolo Vanola, coordinatore ADI OSA in Lombardia –  si intende la somministrazione di farmaci di supporto alle funzioni vitali per ridurre il dolore e gli stati psicologici alterati e ansiogeni che si presentano nelle ultime fasi della vita di un malato”.
 

Il servizio si attiva fissando un colloquio conoscitivo con il famigliare del paziente presso la Centrale Operativa di OSA. L’équipe è incaricata di spiegare al caregiver le azioni terapeutiche e farmacologiche che saranno attuate a domicilio insieme al supporto psicologico riservato sia all’assistito che ai famigliari.
 

“A volte è meglio una parola di conforto che una fiala in più – prosegue Paolo – L’infermiere, che si reca a casa dell’assistito una o due volte al giorno, non fa semplicemente la terapia ma è di conforto, con delicatezza e umanità, tanto al paziente quanto alla famiglia. È importante precisare che il servizio di cure palliative a domicilio in Lombardia può essere attivato soltanto se è presente una rete famigliare in grado di assistere il paziente a casa una volta dimesso dall’ospedale, dal Pronto Soccorso o con l’insorgere di situazioni improvvise e ingravescenti. È nostro compito educare il caregiver a una serie di interventi di natura farmacologica e all'uso del kit di farmaci e presidi a disposizione a casa”.
 

Da giugno a oggi sono 25 gli assistiti di cui la Cooperativa si è presa cura attraverso un’équipe altamente qualificata formata da 2 medici palliatore, 1 psicologa, 1 nutrizionista, 6 infermieri specializzati, 1 OSS e 1 fisioterapista. Le prestazioni fornite sono di tipo medico, infermieristico, riabilitativo e psicologico e aiuto-infermieristico. Comprendono anche servizi di assistenza tutelare, accertamenti diagnostici, fornitura di farmaci, dispositivi medici, presidi e ausili previsti dal Piano di Assistenza Individuale (PAI) e i preparati per la nutrizione artificiale. È previsto anche un sostegno spirituale per chi ne facesse richiesta.
 

“L’accreditamento in questo ambito molto delicato e complesso, che si aggiunge già al servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, è un grande risultato per OSA e ci riempie di orgoglio e ci stimola a fare sempre meglio. È già nel nostro DNA lavorare con competenza e sensibilità ma in particolare nell'Unità di cure palliative domiciliari questi due fattori sono imprescindibili. Noi abbiamo l’esperienza giusta per mettere al centro le esigenze degli assistiti e delle famiglie”, afferma il dottor Vincenzo Trivella, capodivisione Lombardia e direttore della Residenza Socio Assistenziale per anziani a Bellagio per OSA.
 

Si tratta di una presa in carico a 360 gradi che ha come obiettivo quello di accompagnare assistito e famiglie in uno dei momenti più difficili della loro vita.

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