Alessandro ha appena 11 anni e a dicembre ha concluso il suo percorso di riabilitazione cognitiva che durava da sei anni. Un successo del Centro diurno semiresidenziale di OSA in collaborazione con la famiglia
Alessandro ha 11 anni e sta diventando grande tanto da poter camminare da solo verso il futuro. Ora è capace di apprendere con facilità e riesce ad avere relazioni serene con gli altri. Questi obiettivi sono frutto della sua volontà e del percorso di riabilitazione cognitiva seguito nel Centro diurno semiresidenziale di Via Majorana a Roma, gestito da OSA. Per sei anni, più volte la settimana, ha incontrato logopedisti e professionisti sanitari che gli hanno consentito di migliorare i suoi disturbi nello sviluppo cognitivo. A dicembre è stato dimesso e adesso può affrontare la vita con tutte le soluzioni che gli sono state fornite durante gli incontri. Una vittoria conseguita grazie al lavoro in tandem tra professionisti di OSA e famiglia. “Alessandro – spiega Felicia Carletto, Responsabile Sanitaria del Centro – ha avuto la fortuna di vivere in un nucleo familiare partecipativo, sensibile e disponibile ad ascoltare i suggerimenti di tutti i professionisti che lavorano nell’ambulatorio di Via Majorana”. Quando Alessandro, nel gennaio del 2015, è arrivato nel Centro di OSA aveva poco più di 4 anni e i medici gli avevano diagnosticato “iperattività, ipercinesia e disturbo dell’attenzione” che lo limitavano nelle capacità di apprendimento.
“Me lo ricordo ancora il primo giorno in Via Majorana – racconta Anastasia, madre di Alessandro – era un frugoletto di quattro anni, con un caschetto tipo paggetto. Iperattivo, correva dappertutto e non parlava molto. Io, invece, con l’ansia che mi porto sempre addosso, ero così preoccupata tanto da mettermi dietro la porta dell’ambulatorio ad origliare”. Da quel giorno sono trascorsi più di sei anni. Incontri, delusioni, cadute e miglioramenti. Oggi Alessandro è un ragazzo cresciuto ritratto in questo scatto che pubblichiamo, mentre si allontana da solo dal Centro proiettato verso il suo futuro da adolescente. “In questi anni – continua Anastasia chiaramente contenta – Alessandro ha fatto un lungo percorso personale in cui ha raggiunto tanti obiettivi”. Con sacrifici, studio e lavoro costante si è emancipato da una situazione che poteva diventare difficile e irreversibile. Oggi ha con sé gli strumenti per affrontare l’adolescenza come tutti i ragazzi della sua età. “Il lavoro fatto con Alessandro – sottolinea la dottoressa Carletto – è stato rivolto al miglioramento del linguaggio e alla sua attività psicomotoria. Il bambino adesso è molto più tranquillo e capace di apprendere”. In questi casi il lavoro che si fa in famiglia diventa l’arma segreta per raggiungere gli obiettivi programmati nel Centro.
Per il bene del ragazzo è necessario lavorare su due binari: da una parte i professionisti che durante gli incontri ambulatoriali danno indicazioni precise e dall’altra nelle mura domestiche dove si esprimono quotidianamente bisogni e necessità a cui dare risposte adeguate. Per queste ragioni nel centro di Via Majorana spesso si incontrano papà e mamme in attesa. “Quando sono arrivata la prima volta nel centro OSA ho pensato di aver fatto lo sbaglio di non portare con me un libro da leggere, per ingannare il tempo d’attesa. Poi, a distanza di tempo, mi sono resa conto che quel libro non serviva perché ho incrociato altri genitori che vivevano situazioni simili alla mia. Con molti di loro è nata una amicizia vera. Ci scambiavamo informazioni sui nostri figli, sulle loro attività quotidiane e sul nostro rapporto difficile con l’Inps. Tanti racconti, tante storie di persone splendide che ogni giorno combattono con situazioni difficili per i loro figli. Relazioni vere che nel tempo si sono consolidate”.
L’ambulatorio della Cooperativa OSA, in Via Majorana a Roma, attualmente segue un centinaio di utenti formato per il 90% da bambini che hanno intrapreso un percorso di riabilitazione come per Alessandro che adesso è diventato abbastanza bravo da non dover più ritornare al Centro. Buona vita, Alessandro.