Il presidente di OSA e di Confcooperative Sanità è intervenuto ai microfoni di “Che giorno è” in onda su Rai Radio 1
“Questa legge restituisce finalmente dignità ai nostri anziani. Ora bisogna fare attenzione alle risorse finanziarie ed umane, affinché si formino sul territorio operatori in grado di assistere le persone nelle case, non solo da un punto di vista tecnico, ma anche sotto l’aspetto vocazionale”. Lo ha affermato Giuseppe Milanese, presidente di OSA e di Confcooperative Sanità intervistato sull’approvazione definitiva del Ddl Anziani nel corso della trasmissione “Che Giorno è”, in onda su Radio 1 Rai. “Mi auguro che nel giro di un anno si facciano i decreti attuativi, si trovino le risorse e, soprattutto, si formino i giovani su questo mestiere. Perché senza un contingente di operatori sul territorio, questo Ddl rischia di diventare un libro scritto bene ma letto male. Accanto al medico e all’infermiere, professionisti insostituibili nelle cure domiciliari, da tempo sosteniamo che occorra formare l’operatore socio sanitario specializzato o complementare per arrivare ad avere, in poco più di un anno, 100mila nuove figure professionali in più a livello nazionale. In questo modo sarà possibile assistere 1 milione e 80mila persone nel modo che meritano e cioè non con una logica prestazionale, ma attraverso una vera presa in carico che eviti i ricoveri ospedalieri impropri”.