La legge “Dopo di noi”, nata per tutelare la persona con disabilità senza più sostegno familiare, consentendogli, per esempio, di continuare a vivere nella propria casa o in gruppi appartamento o grazie a progetti di co-housing, gestiti da associazioni, per un massimo di 5 posti letto, non è ancora una realtà in Italia. La sua concreta attuazione in molte Regioni è quasi tutta da realizzare e i beneficiari della legge n. 112/2016, appunto meglio nota come legge “Dopo di noi”, al 31 dicembre 2018 erano 5.879. Il dato è facilmente recuperabile dalla seconda relazione sullo stato di attuazione della normativa che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha recentemente trasmesso al Parlamento.
Meno di 6mila quindi i beneficiari degli interventi, concentrati in 12 regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria. Mancano all’appello, oltre alla Valle D’Aosta che non ha trasmesso i dati, Basilicata, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria. “Lo stato di attuazione non è ancora tale da permettere una compiuta rappresentazione degli interventi programmati”, si legge nelle prime delle oltre 200 pagine del documento “in diverse Regioni le informazioni raccolte sono ancora parziali, in particolare quanto a beneficiari e strutture finanziate”. Di fatto è questa “la prima rappresentazione degli interventi concretamente messi in campo a livello territoriale, considerato che la prima Relazione si era limitata a presentare gli indirizzi programmatici adottati a livello regionale”.
In queste 12 regioni i beneficiari della legge sono circa 23 persone ogni 10mila residenti di età fra i 18 e i 65 anni. Un quarto di essi, circa 1.600, risiedono nella sola Lombardia, che risulta quindi la Regione più attiva, mentre in termini di incidenza sulla popolazione residente, in testa alla classifica ci sono Piemonte (57 beneficiari ogni 10mila residenti) ed Emilia Romagna (46 per 10mila). Il 57% dei beneficiari è uomo e circa i tre quarti dei beneficiari si concentrano nella classe d’età centrale, tra i 26 e i 55 anni. I più giovani (18-25 anni) sono appena il 17% dei beneficiari: sopra la media nazionale c’è solo il Friuli Venezia Giulia, mentre al contrario nelle Marche questa fascia d’età è sostanzialmente assente.
La relazione in questione riferisce di “oltre 380 alloggi interessati dall'intervento”. La maggior parte si trova in Toscana, Regione in cui è stato finanziato il maggior numero di soluzioni alloggiative, sia in termini di valori assoluti (179) che relativi (si tratta di quasi metà del totale a fronte di un numero di beneficiari di poco inferiore al 10% del complesso nazionale). Seguono, in termini assoluti, Lombardia e Veneto, rispettivamente con 50 e 42 alloggi.
Per approfondire, consulta la relazione presentata in Parlamento sulla legge “Dopo di noi”