Grande successo per l’evento che ha chiamato a raccolta a Roma da tutta Italia i giovani imprenditori di Confcooperative. “C4USE – Cooperazione, collaborazione, contaminazione, comunicazione” si è svolta al LUISEEnLab, la struttura dell’università di Confindustria dedicata al mondo digitale e alle start up che si trova presso la Stazione Termini di Roma.

 

All’ordine del giorno il racconto delle numerose esperienze messe in campo nelle diverse realtà del Paese dalle nuove leve della Cooperazione per dare risposte innovative ai bisogni territoriali soprattutto attraverso la contaminazione con realtà esterne.  Tutti occupati i tavoli per i quattro panel dedicati ad altrettanti approfondimenti incentrati su ‘Coophacking, come cambia la vita nella coop’, ‘Comunicazione: influenzare la società. La via cooperativa’, ‘Collaborazione: partecipazione attiva’ e “Da domani cambio…storie, tecniche e strategie a confronto’.

I lavori sono stati aperti da Francesca Corrado, presidente dei Giovani Imprenditori di Confcooperative, che con alcune parole d’ordine ha delineato l’orizzonte e gli scopi dell’iniziativa: “Noi cooperatori scegliamo di collaborare e di cooperare, non di competere. Noi cooperatori scegliamo di contaminare e di lasciarci contaminare dalla buone idee, a prescindere dalla forma d'impresa. Noi cooperatori vogliamo comunicare nel senso di mettere in comune i nostri valori. C4USE è anche una casa comune nella quale vogliamo vivere per creare innovazione e relazioni forti.”

 

Nel corso del focus dedicato alla comunicazione si è parlato di “#50mila volti”, la piattaforma OSA che ha contraddistinto lo storytelling della Cooperativa in questi ultimi mesi, facendo emergere in modo diretto e coinvolgente il grande patrimonio di storie di vita ed esperienze che accomuna operatori e assistiti nel quotidiano e impegnativo servizio di assistenza.

Nel suo intervento Massimiliano Zaccagnini, direttore creativo di Mito Group, azienda del network a cui è affidata la comunicazione OSA, ha ripercorso tutte le principali tappe del progetto che ha rafforzato la brand image a livello nazionale e territoriale trasferendo i valori di cui la Cooperativa è portatrice: umanità, dedizione, passione, professionalità.

 

“Siamo partiti nel 2018 con una mostra fotografica, un reportage scattato nei luoghi dell’assistenza OSA. Abbiamo portato questi scatti con protagonisti i volti dell’assistenza nel cuore operativo OSA, realizzando pannelli e materiali per sedi e strutture territoriali: dalle residenze, ai centri diurni, dagli ambulatori alle comunità riabilitative. Abbiamo declinato il concept sui principali strumenti di comunicazione: il portale istituzionale, i social, la produzione video, la rivista, costruendo grazie a questi volti reali e riconoscibili, innanzitutto per gli appartenenti alla comunità OSA, un immaginario collettivo che desse conto della preziosa presenza di questa umanità vera, un patrimonio straordinario che costituisce la più importante risorsa per la Cooperativa. Quest’anno la rivista della Cooperativa si è trasformata completamente e ha assunto la forma di un vero e proprio magazine con una grafica nuova e un linguaggio più curato, intenso e narrativo. In futuro abbiamo in programma di sviluppare una nuova piattaforma digitale e di produrre anche mini documentari a tema”, ha ricordato Zaccagnini che ha però voluto precisare: “50mila volti non è una quantità, ma una qualità. In OSA abbiamo 50mila occhi che guardano verso la stessa direzione: la ricerca del benessere e della salute mentale e fisica. Per questo abbiamo deciso di raccontare le storie di queste persone in tutta la loro autenticità.”

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