“Il progetto escursioni è nato dalla volontà di far conoscere ai nostri ragazzi le bellezze del nostro territorio. Un'occasione preziosa sia per gli ospiti che non sono del posto sia per quelli che sono della zona e che hanno potuto rievocare ricordi della loro infanzia.” Inizia così il racconto di Eleonora, operatrice OSA all'interno della CRAP Oasi di Vico del Gargano in provincia di Foggia, gestita dalla Cooperativa OSA.

Durante l’estate, ragazzi e operatori hanno trascorso diversi sabato pomeriggio in gita, organizzata proprio nel fine settimana per far vivere questa esperienza come una vera forma di svago e di socialità. La prima tappa è stato il bellissimo paesino di Peschici, meta turistica molto frequentata e vicina alla struttura.

“I ragazzi hanno fatto una passeggiata per le vie del centro storico – ci spiega Eleonora – e hanno preso un caffè in compagnia dei turisti della zona.”

La seconda tappa ha portato i ragazzi a scoprire la frazione di Torre Mileto e la sua storia. “La Torre, probabilmente, di origine Aragonese serviva come guardia contro incursioni nemiche provenienti dal mare. Apprezzatissima anche l'escursione presso la Foresta Umbra dove gli ospiti hanno potuto respirare aria pura e fare delle belle camminate immersi nel verde della natura incontaminata.”

Altra visita pomeridiana è stata quella al Crocifisso di Varano. I ragazzi hanno visitato sulla sponda orientale del lago di Varano la Chiesa dell'Annunziata, la chiesa del Santissimo Crocifisso dove viene venerato un Crocifisso ligneo risalente al 1300 che secondo la tradizione riproduce le vere sembianze del Gesù.

Ultima tappa la visita al paese di Rodi Garganico in occasione di una manifestazione in cui si sono esibiti diversi gruppi bandistici e majorette in abiti d'epoca. Ai ragazzi è piaciuto molto questo momento di festa allietato dalla musica e dal ballo.

“Un progetto – conclude Eleonora – che ha avuto come obiettivo la scoperta del territorio per far sviluppare la capacità di ricevere e trasmettere emozioni oltre a creare rapporti stabili di affetto e stima. I ragazzi hanno vissuto questa esperienza in maniera molto positiva perché sentono il bisogno di vivere momenti di svago in compagnia non solo degli altri ospiti della struttura ma anche di gente comune del territorio al fine di favorire sempre una maggiore integrazione.”

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