Coloro che sono coinvolti “nelle politiche sanitarie e gli amministratori economici hanno una responsabilità relativa non solo ai propri specifici ambiti, ma anche verso la società e gli ammalati”. È quanto si legge nella nuova Carta degli Operatori Sanitari, resa pubblica per volere di Papa Francesco in occasione della presentazione della XXV edizione della Giornata Mondiale del Malato, in calendario il prossimo 11 febbraio a Lourdes. “Un regalo del Papa a tutti gli operatori sanitari” come ha spiegato nel corso della conferenza stampa del 6 febbraio monsignor Jean-Marie Musivi Mupendawatu, segretario delegato del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. “Una Carta attesa”, che aggiorna la prima edizione pubblicata in 19 lingue e diffusa in tutto il mondo ormai 22 anni fa. “Un valido compendio di dottrina e di prassi”, ha sottolineato ancora Mupendawatu, che con un linguaggio “più accessibile e attuale riafferma la sacralità della vita e la sua indisponibilità in quanto dono di Dio”.
MINISTRI DI VITA. La nuova Carta si articola in tre sezioni (“generare, vivere, morire”), rivolgendosi non più solo ai medici e agli infermieri, ma anche alle altre figure professionali che operano nel mondo della salute quali biologi, farmacisti, operatori sanitari, amministratori e legislatori in materia sanitaria, operatori del settore pubblico e privato. “Ministri della vita” così vengono definiti gli operatori sanitari nel documento “chiamati ad amarla ed accompagnarla nel percorso esistenziale del generare, vivere, morire, trinomio tematico dell'Indice della Nuova Carta”.
GIORNATA MONDIALE DEL MALATO. Sabato 11 febbraio sarà dunque Lourdes ad ospitare, per la terza volta, la celebrazione della XXV edizione della Giornata mondiale del Malato. Un evento al quale sono attese oltre 10mila persone e che si svolgerà alla presenza del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin come legato del Papa.