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L’ORGANISMO

DI VIGILANZA 231

Dal 2015 OSA si è dotata di un modello organizzativo e di gestione ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001, provvedimento che ha introdotto in Italia una nuova forma di responsabilità, definita amministrativa ma di natura penalistica, che colpisce enti e società in caso di reati da parte di dipendenti, collaboratori, amministratori e manager. Tale modello negli anni è stato oggetto di adeguamenti e aggiornamenti in relazione e in corrispondenza delle governance aziendali adottate nel tempo nonché alle modifiche normative intervenute in materia. L’attuale modello organizzativo è stato approvato in data 13/07/2023.

 La normativa richiede alle imprese di dotarsi di un sistema di controllo per l’esercizio delle proprie attività con l’obiettivo di ridurre al minimo il rischio di commissione di reato, anche colposo, da parte dei propri operatori.

Si tratta di un modello organizzativo e di gestione dei processi aziendali che coordina tutte le attività e affida a un soggetto autonomo e indipendente, l’Organismo di Vigilanza, le funzioni di controllo.

In particolare, è tenuto a:

◗ vigilare sulla reale applicazione, “effettività”, del modello di organizzazione e gestione, al fine di prevenire le fattispecie di reato previste dal D.Lgs. 231/2001

◗ verificare periodicamente l’adeguatezza del modello alla prevenzione dei “Reati 231” ovvero dei reati presupposto enunciati dalla D.Lgs. 231/2001

◗ verificare che il modello sia aggiornato rispetto ai cambiamenti della struttura organizzativa dell’azienda e/o alle modifiche dei reati previsti dalla normativa di riferimento.

L’attuale Organismo di Vigilanza, nominato dal CdA il 30 marzo 2022 e in carica per un triennio, è composto dal Prof. Avv.to Mauro Catenacci (presidente), dal Dott. Massimo Negroni e dalla Dott.ssa Chiara Messe.

 

 

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