Aiutare i soci della Cooperativa a superare le difficoltà che possono sorgere nello svolgimento del loro lavoro e nella vita di tutti i giorni. Con questo obiettivo Osa ha avviato un servizio counseling a disposizione di chi ne ha bisogno. Tutti coloro che possono accedere all’area riservata del sito possono contattare via mail, gratuitamente e in forma anonima, un professionista che fornirà una prima risposta ai problemi esposti. Di questa nuova iniziativa abbiamo parlato con la responsabile Daniela Narciso, counselor-mediatore familiare (si tratta di una figura professionale riconosciuta che opera ai sensi della Legge n.4 del 14 gennaio 2013).
Dottoressa Narciso, che cos’è il counseling?
“Il counseling è una relazione di aiuto che si basa sulla salutogenesi (cioè la prevenzione del disagio e la promozione della salute, ndr). Con questa pratica, che si fonda sull’ascolto e sull’accoglienza senza giudizio, è possibile risolvere i problemi e migliorare quelle situazioni che causano sofferenze. Va sottolineato che questo è possibile solo in quei casi in cui la persona ha in sé le risorse per far fronte da sola alle difficoltà che la hanno spinta a rivolgersi al counselor. Questa figura, infatti, non fa diagnosi, non cura, non si occupa di ristrutturazione di personalità”.
In particolare, quali possono essere i benefici per i soci della Cooperativa?
“Tutti coloro che lavorano con i malati, con le persone portatrici di handicap o con chi ha perso l’autosufficienza passano moltissimo tempo a contatto con la sofferenza. Per questo, possono nascere delle difficoltà. Grazie al counseling è possibile verificare se esistono possibilità di migliorare alcune situazioni. Si può avere un parere su quanto è stato fatto e individuare, se ci sono, modi per migliorare l’approccio a determinati contesti e anche la comunicazione con gli assistiti”.
Come funziona il servizio?
“Tramite la pagina presente nell’area riservata sul sito, i soci lavoratori possono inviare una mail, anche in forma anonima. Io risponderò al messaggio dando alcuni consigli su come risolvere, se è possibile, i problemi esposti. Fornire ascolto e sostegno in assoluta libertà dà la possibilità alle persone di liberarsi di un peso. Rivolgersi a una figura professionale estranea, inoltre, può permettere di parlare di questioni che spesso non si riescono ad affrontare con i familiari o con i conoscenti, perché spesso si ha paura di gravare su di loro. Inoltre, per chi ne sentisse il bisogno, c’è la possibilità di avviare, dopo un primo colloquio gratuito di informazione, un percorso che, attraverso una serie di incontri, ha lo scopo di migliorare il proprio benessere personale”.