Il bullismo è una piaga sociale difficile da rimuovere nell’ambito delle scuole italiane. Lo confermano, senza ombra di dubbio, gli ultimi dati disponibili in merito. Queste statistiche riguardano, segnatamente, l’incidenza di episodi di bullismo e comportamenti violenti nelle scuole: dal report della più recente indagine Istat, pubblicata nel 2015, emerge che oltre il 50% dei soggetti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni ha subito almeno un episodio offensivo, discriminatorio o violento da parte di altri ragazzi o ragazze nel corso dell’anno scolastico. Nello specifico, in Italia, si riscontra in media, minimo, un caso di bullismo al giorno.
Ma se, appunto, la tendenza sembra essere difficile da contrastare, altrettanto forte deve essere la risposta da parte delle realtà assistenziali e, in generale, sociali. È in questa direzione che intende muovere “CINEMA oltre il BULLISMO”, l’evento di sensibilizzazione organizzato e promosso a Frosinone dalla Cooperativa OSA in collaborazione con l’Istituto Comprensivo 1° Frosinone, in programma il prossimo mercoledì 22 Gennaio presso la Sala Teatro del Cinema Nestor che coinvolgerà circa 500 studenti della scuola ‘Aldo Moro’. Ed è importante, in questo senso, che la vicinanza assistenziale e la sensibilizzazione sociale si allineino ad un linguaggio immediato, chiaro, nitido, artistico sul tema: il linguaggio filmico. Un linguaggio in grado di attraversare direttamente le emozioni dei giovanissimi che vedono o subiscono, quotidianamente, episodi difficili. Contro l’omertà o l’auto-repressione, il cinema catalizza, al contrario, l’esplicitazione e l’esorcizzazione del fenomeno.
Il film “Bene ma non benissimo” (di Francesco Mandelli, 2018, prodotto da Viva Productions e distribuito da Europictures), che verrà proiettato mercoledì, affronta esattamente con questo spirito il tema in questione. Per il suo tramite, gli studenti avranno modo di stimolare gli strumenti che, sempre, si rivelano fondamentali al contrasto di fenomeni di violenza: la riflessione critica da un lato, la condivisione emozionale dall’altro. Non solo il regista, ma anche gli sceneggiatori e gli attori del suddetto film hanno affrontato la produzione dell’opera proprio con questo approccio: non un semplice prodotto commerciale, ma uno strumento di sensibilizzazione.
L’ATTORE ROSARIO TERRANOVA. “Quando mi è stato proposto questo ruolo”, afferma infatti Rosario Terranova (Salvo nel film, padre della giovane protagonista), “all’inizio mi sono trovato spiazzato: interpretare il difficile ruolo di padre, non essendolo nella vita, era una bella scommessa, in primis con me stesso. Mi sono subito innamorato di questa storia, egregiamente scritta da Fabio Troiano e Vincenzo Terracciano, insieme a Laura Sabatino. Ancor prima che per il Cinema, questo film è nato per entrare nelle scuole e arrivare al cuore dei ragazzi, che sempre più quotidianamente, purtroppo, vivono sulla loro pelle la triste realtà del bullismo. Ecco perché sono felice ed entusiasta, insieme alla mia meravigliosa Candida, Francesca Giordano, di sposare questo progetto promosso e portato avanti da OSA, e spero che l’incontro con gli studenti, i docenti, gli operatori e gli assistenti, possa regalarci tante emozioni, così come è stato e continua ad essere, girando l’Italia, confrontandoci e aprendoci ad ogni riflessione”.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO. “L’Istituto ‘Aldo Moro’”, ricorda il Dirigente Scolastico Prof. Lorenzo de Simone, “ha sempre prestato attenzione alle problematiche che coinvolgono i ragazzi – non solo dal punto di vista scolastico e didattico, ma anche sociale e di vita. La legalità, l’inclusione e il dialogo sono i principali obiettivi che la scuola si prefigge di conseguire, per far sì che i ragazzi di oggi siano i cittadini consapevoli di domani. I ragazzi vanno accompagnati senz’altro nel loro percorso didattico, ma anche e soprattutto nel loro percorso di vita. Il loro benessere e la loro piena inclusione sociale sono i nostri obiettivi principali. E l’azione dell’‘Aldo Moro’ è sempre stata quella di prevenire, piuttosto che curare. La maggior parte dei nostri ragazzi ha sempre mostrato grande sensibilità verso le differenze, qualsiasi esse fossero, abbracciando l’inclusione e ritenendola un punto di forza. L’evento cui assisteremo mercoledì sarà un importante punto d’incontro tra i ragazzi e la legalità: solleciterà la loro sensibilità nei confronti di fatti che appartengono al loro quotidiano, la possibilità e l’esperienza di confrontarsi con personaggi che rappresentano la loro realtà. Sarà un forte stimolo alla riflessione e all’autocritica”.
LA GIORNATA. Il programma dell’iniziativa prevede, oltre alla proiezione del film di Mandelli, un dibattito tra gli studenti, alcuni attori del cast presenti e i professionisti della Cooperativa OSA che offriranno un contributo decisivo alla discussione e forniranno un supporto fondamentale nell’elaborazione dei dati dei questionari di valutazione che saranno distribuiti ai docenti e agli studenti presenti. Secondo Paola Di Dario, assistente sociale OSA e referente del progetto “per una realtà di stampo fortemente sociale come la nostra Cooperativa, da sempre impegnata nell’azione a sostegno dei cittadini e delle fasce più vulnerabili della popolazione, è fondamentale allo stesso modo proporre spunti di riflessione e di sensibilizzazione, in luoghi di incontro esperienziali e formativi per i ragazzi, poiché siamo convinti che, spesso, intervenire con cura sui problemi non è sufficiente: è la prevenzione a rivelarsi infallibile“.