Un appuntamento atteso da tempo che ha reso felici gli assistiti del centro diurno “Luca Malancona” di Ferentino. Gli ospiti Claudio, Cristian, Antonio, Sara, Alessia, Veronica, Arianna, Agostino, insieme agli operatori OSA Angela, Nicola, Stefania e Carlo si sono dati appuntamento di buon ora al parcheggio della struttura comunale e con un pullman attrezzato hanno raggiunto Tivoli, cittadina dell’area metropolitana romana. In programma una visita a Villa d’Este.
Con il suo straordinario giardino monumentale, il meraviglioso sito, inserito nel patrimonio UNESCO dell’umanità, li ha accolti con una calda giornata di sole, che ha permesso a tutto il gruppo di apprezzare in pieno le architetture elaborate, i giochi prospettici e le geometrie longitudinali dei viali con le caratteristiche alberature ad alto fusto e le siepi curate, che dal lontano 1572, anno dell’inaugurazione da parte del Cardinale Ippolito d’Este, impreziosiscono questo luogo magico, ricco di fascino e storia.
Le grotte, i ninfei, i loggiati, le numerose statue con soggetti e figurazioni mitologiche, le mostre e le fontane zampillanti, le vasche abitate da variopinte specie di pesci sono state nei secoli un modello in tutta Europa per scultori e architetti che si sono cimentati nella progettazione e nella realizzazione di residenze e regge per le principali case regnanti.
I ragazzi del Centro hanno mostrato grande interesse e hanno liberato la loro fantasia e creatività immortalando con i loro telefonini i soggetti e gli scorci più caratteristici: il ‘bicchierone’, le terrazze e le scenografiche scalinate della Fontana di Nettuno, la Rotonda dei Cipressi, la Grotta di Diana.
Particolarmente significativo sotto l’aspetto riabilitativo è stato il momento della colazione al bar e dello shopping al negozio di souvenir, che i ragazzi hanno compiuto in piena autonomia, centrando uno degli obiettivi più importanti del progetto di integrazione che li vede protagonisti attraverso le attività del Centro diurno.
“Queste escursioni sono molto importanti per i nostri ragazzi,” ci spiega Eleonora Carnevale, educatrice OSA, “oltre ad arricchire il bagaglio di esperienze e conoscenze, permette loro di vivere momenti di reale socializzazione, nei quali trovare gli stimoli giusti per mettersi alla prova e migliorare le capacità e abilità cognitive”.